Mirabilmente restaurata, questa masseria sull’antica via del sale, era un tempo centro di raccolta dell’oro bianco che giungeva dalla vicina Salina dei Monaci. Gestita con garbo e grande professionalità da Simona Fusco e Andrea Lippi, accoglie con il calore delle dimore del sud e una cucina di livello che esalta il territorio con semplicità e forte personalità. Lo chef Alessandro Sammarco realizza piatti all’accattivante impatto visivo, perfettamente inseriti nella bellezza del contesto curato in ogni dettaglio, che regalano sensazioni appaganti per il palato. Il menu è stagionale, con materia prima da fornitori fidati, ma restano sempre in carta alcuni must, iconici e irrinunciabili per la clientela. È il caso del Risotto Primitivo, un tributo al vino locale, che ricorda per colori e sentori, grazie al sapiente uso di frutta e ortaggi nella preparazione. Tra gli antipasti, da provare la tartare di manzo con uovo fritto e quenelle di mandorla. Tra i secondi, menzione di merito a La bella guancia primitiva: stracotto di vitello su crema e chips di verza con rosti di patate. Ricca la cantina, dal territorio e oltre. Servizio di grande cura.